L'ADAMO CADUTO...(è l'ora di raccoglierlo)
Facciamo un salto indietro, proviamo ad immaginare Salandra
qualche secolo fa, quando la cittadina si sviluppava sull'altura e l'ingresso
era rappresentato dalla "Porta Nuova" immaginiamo lo splendido
complesso monastico centro culturale di un'intera area e riferimento per tutti
i padri riformati di Basilicata. Immaginiamo un frate: Padre Serafino. Un uomo
d'immensa cultura, un ecclettico drammaturgo capace di dar vita ad una delle
oper piú importanti del '600 meridionale: l'Adamo caduto.
Tragedia di forte impulso cristiano fu pubblicata nel 1647 a
Cosenza presso la tipografia Radella dedicata a a Fra Giovanni da Napoli
ministro generale dell'ordine di San Francesco
"Dedicatoria
Giovanni da Napoli ministro generale di tutto l'ordine di S. Francesco"
L'opera tratta e sviluppa l'episodio della cacciata di Adamo
ed Eva dal paradiso terrestre usando personificazioni per rappresentare la
bontà la morte l'onnipotenza ecc.
L'originalità, il trattare un tema seicentesco in modo
avanguardista che forse va oltre gli stili in voga nel suo tempo ha reso l'opera celebre in tutto il regno tant 'é che J. Milton venuto
a contatto con lo scrittore Salandrese ne ha tratto spunto riportando lo stesso
tema nella sua opera "Paradise Lost".
Padre Serafino con la sua opera pone l'obiettivo di
ricondurre il popolo alla moralità dei costumi lo fa utilizzando toni forti,
fatti narrati in 7mila versi divisi in quattro atti, tramite uno stile barocco
e assumendo i caratteri della tipica visione medievale del mondo. Essendo una
tragedia risultò assai difficile rappresentarla ma riuscì ad impressionare e
terrorizzare facendo prevalere il concetto di "fuggire dalla terra se si
vuole salire in cielo".
Ne vogliamo parlare tutto qui, porlo al centro della
"discussione" salandrese, cosi, forse in futuro non capiterà di ritrovarlo
casualmente su Amazon ad un costo piuttosto alto. Si, perché nel 2009 la casa
editrice "Serra" ne ha curato la ristampa e messo in commercio per la prima volta(era già stato infatti ristampato nel 1987 dalla cassa rurale di Salandra ma fuori commercio). E noi
dov'eravamo? Era il 2009, nel 2010 si sarebbe votato dunque eravamo tutti
concentrati a “spettegolare” sulle probabili candidature.
Poche righe per ricordare a quei pochi che seguono questo blog cosa siamo stati,confrontate il nostro glorioso (culturalmente parlando) passato rapportatelo al presente e immaginiamo un futuro,anzi creiamo un futuro.